Gli impianti a GPL sono, come la maggior parte di noi sa, sistemi di alimentazione per autovetture alternativi all'alimentazione a benzina. La sigla GPL abbrevia la dicitura Gas di Petrolio Liquefatto, dal momento che parliamo di un idrocarburo formato da propano e butano. Il GPL può essere prodotto sia nel corso dei processi di estrazione del petrolio dai giacimenti, separandolo dal petrolio stesso e dal gas naturale con i quali è associato oppure attraverso la raffinazione del petrolio.
Definito ecocompatibile un sistema di alimentazione a GPL per le vetture è decisamente meno inquinante rispetto al corrispettivo a benzina, è infatti privo di emissioni con residuo di piombo, zolfo e benzene mentre i gas di scarico hanno percentuali sensibilmente inferiori sia di anidride carbonica, fino al 15% in meno, sia di monossido di carbonio, fino al 20% in meno, sia di idrocarburi incombusti, fino al 60%in meno.
Altro elemento non trascurabile rispetto all'alimentazione a benzina ha a che fare con i costi; se infatti è un dato certo che una vettura alimentata a GPL ha un'autonomia inferiore del 15% circa rispetto alla stessa macchina alimentata a benzina, è pur vero che gli impianti a GPL risultano nel complesso notevolmente più economici sia quando ci troviamo a fare rifornimento, sia rispetto alla manutenzione della nostra vettura; le caratteristiche del GPL infatti sembrano favorire le buone condizioni del motore e la sua durata nel tempo oltre a contrarre il consumo di olio. Una scelta ecologica dunque che nell'ultimo decennio ha conosciuto una discreta diffussione superando gli iniziali disagi legati ai distributori di carburante, ora molto diffusi ovunque e con la messa a punto di sistemi che rendono una vettura alimentata a GPL decisamente sicura.
Rispetto al fattore sicurezza infatti è bene ricordare che la solidità del materiale in cui sono realizzate le bombole e il relativo sistema di ancoraggio, di norma l'alloggiamento è previsto nel bagagliaio, rendono la vettura sicura anche in caso di incidente; quanto alla possibilità di parcheggiare nelle autorimesse sotterranee permangono delle limitazioni, anche se per le vetture che montano impianti omologati secondo la direttiva ECE/ONU 67-01, obbligatoria dal 2001, è possibile parcheggiare nel primo piano intererrato delle autorimesse anche in caso di più piani interrati. Ricordiamo a tal proposito che quando uscirono gli impianti a GPL alle vetture non era per ragioni di sicurezza consentito il parcheggio in aree interrate in nessun caso a tal punto da essere interdette anche le aree aperte qualora fossero comunicanti con un aree parcheggio sotterranee.
Insomma l'alimentazione a gas delle autovetture si conferma un'alternativa valida rispetto all'alimentazione a benzina, pratica, efficace, economica ed ecocompatibile.
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